Il Fondo monetario internazionale ha messo in guardia l’Italia sulla sostenibilità del suo sistema pensionistico. Christine Lagarde, Direttrice dell’istituzione internazionale, è stata intervistata da Repubblica e Tonia Mastrobuoni le ha fatto notare che in Italia “alcuni partiti che hanno buone possibilità di governo hanno proposto di cancellare la riforma Fornero o di introdurre misure molto costose come il reddito di cittadinanza”. “Anzitutto: le idee politiche cambiano, nel tempo. E cambiano quando qualcuno arriva al governo e deve prendere decisioni per il proprio Paese. Chi governa capisce il rischio di creare instabilità, la necessità di una bussola o che non si possa spendere più di ciò che si incassa. Che le entrate contano quanto le uscite. E questa ‘prova di realtà’ arriva sempre, quando si arriva al potere”, è stata la replica della Lagarde.
PROIETTI INSISTE SULLA FLESSIBILITÀ A 63 ANNI
Domenico Proietti in una nota ribadisce, a nome della Uil, che “la spesa per pensioni in Italia è ampiamente sostenibile nel breve, medio e lungo periodo”. Dunque, secondo il sindacalista, la Commissione europea, il Fondo monetario internazionale e le altre istituzioni che hanno manifestato perplessità sulla tenuta del sistema pensionistico italiano devono stare tranquilli, perché “la nostra spesa per pensioni è dell’11% rispetto al Pil, perfettamente in media con gli altri Paesi europei e addirittura meno della Francia e della Germania”. Secondo il Segretario confederale della Uil occorre “separare contabilmente la spesa previdenziale da quella assistenziale, insediando subito la Commissione all’uopo istituita dall’ultima Legge di bilancio”, inoltre, bisogna “continuare a cambiare la legge Fornero come è avvenuto negli ultimi due anni nella direzione di una flessibilità all’accesso alla pensione intorno a 63 anni, affrontando le future pensioni dei giovani ed eliminando tutte le disparità di genere che penalizzano le donne”.