Dopo otto anni, un’amara sorpresa: la compagnia ha restituito solo il 40% del premio assicurativo versato. È la sorte che è toccata ai risparmiatori che hanno sottoscritto le polizze index linked, collocate da Aviva Previdenza (nel frattempo estinta) tra il 2006 e il 2007. Ora in circa trecento hanno deciso di indire una class action contro la compagnia inglese Aviva Life e la banca d’affari Societè Generale, chiedendo la nullità per frode alla legge delle polizze in questione.  Anche altre polizze vita index linked (nello specifico Net Express 2 ed. e Net Bonus) sono finite in tribunale. Oltre mille risparmiatori, per un totale di oltre 25 milioni di euro, seguiti dagli avvocati Giancarlo Buccarella e Pietro Campanini, e assistiti dal Lericom (Associazione Risparmiatori Tutela del Credito e del Risparmio) – chiedono la restituzione di tutto il premio e il risarcimento danni. Alla base delle contestazioni ci sono alcune perizie, elaborate da un consulente indipendente e nominato da un organismo di mediazione. I ricorrenti hanno accertato l’esistenza di commissioni occulte anche del 10% e la natura esclusivamente finanziaria e speculativa della polizza (Agenparl 7/3/2017)